FAQ sul server RFID:
Messa in funzione, configurazione, troubleshooting
- Come ottiene il server RFID il suo indirizzo IP?
- Come ottiene il server RFID la maschera di sottorete e l’indirizzo del gateway validi?
- Perché l’assegnazione IP mediante una voce statica nella cache ARP non funziona?
- Come si impedisce negli ambienti DHCP che i server RFID ottengano un indirizzo IP indesiderato?
- Come possono essere ripristinate le impostazioni di fabbrica (factory default) del server RFID?
- Dove trovo le versioni correnti del firmware, delle istruzioni, dei tool ecc. del server RFID?
- Come può essere realizzata una registrazione del traffico di rete?
- Come possono essere inventariati i server RFID presenti in rete?
- Perché, dopo la relativa sostituzione, il server RFID non risponde più al "vecchio" indirizzo IP?
Come ottiene il server RFID il suo indirizzo IP?
Per i server RFID sono disponibili per la prima assegnazione dell’indirizzo IP le seguenti tre possibilità. Le descrizioni dettagliate di tutte le procedure sono riportate nel corrispondente capitolo del manuale del server RFID.
- Tool di gestione e inventarizzazione WuTility
Con la funzione di scansione di WuTility i server RFID presenti nella sottorete locale vengono cercati automaticamente e visualizzati in un elenco. Agli apparecchi, il cui indirizzo IP corrente corrisponde a 0.0.0.0 (= impostazione di fabbrica), può essere quindi assegnato mediante il pulsante Assign IP address un indirizzo valido. - Voce statica nella cache ARP
Mediante una voce statica nella cache ARP di un computer TCP/IP presente nella stessa sottorete e nel successivo Ping. Come con l’utilizzo di WuTility, questo metodo è possibile solo se il server RFID non ha ancora al momento alcun indirizzo IP.
Esempio di immissione in ambiente Windows: arp -s [indirizzo IP] [indirizzo MAC] - Assegnazione mediante BOOTP/DHCP
Nelle reti gestite centralmente l’assegnazione IP può avvenire anche mediante server BOOTP o DHCP. Questo metodo offre inoltre il vantaggio di poter impostare anche contemporaneamente, mediante questi protocolli, la maschera di sottorete e l’indirizzo del gateway. In tali ambienti gestiti centralmente, prima di collegare il server RFID, rivolgersi al competente amministratore di sistema chiedendo che nel sistema DHCP venga riservato un indirizzo IP fisso per il server RFID.
Ulteriori informazioni:
Manuale sul server RFID
Come si impedisce negli ambienti DHCP che i server RFID ottengano un indirizzo IP indesiderato?
Come ottiene il server RFID la maschera di sottorete e l’indirizzo del gateway validi?
Per poter comunicare al di fuori della rete locale, il server RFID necessita oltre che dell’indirizzo IP anche della maschera di sottorete e dell’indirizzo del gateway validi per la relativa sottorete. I due valori devono essere chiesti all’amministratore di rete competente.
- Assegnazione mediante BOOTP/DHCP
Nelle reti gestite centralmente la maschera di sottorete e il gateway possono essere assegnati anche unitamente all’indirizzo IP mediante il server BOOTP o DHCP.
Ulteriori informazioni:
Manuale sul server RFID
Perché l’assegnazione IP mediante una voce statica nella cache ARP non funziona?
- Questo metodo può essere utilizzato soltanto se il server RFID non dispone già di un altro indirizzo IP.
- Alcune versioni di Windows precedenti sono dotate di una versione errata del programma arp.exe che è necessario per l’elaborazione della cache ARP interna al sistema. Qui è possibile immettere una nuova voce statica soltanto se precedentemente era già presente almeno un’altra voce. In questo caso è d’aiuto ad es. una richiesta di PING a un altro utente TCP/IP presente in rete, poiché in tal modo si determina una voce ARP dinamica. La voce statica desiderata può seguire subito dopo.
Come si impedisce negli ambienti DHCP che i server RFID ottengano un indirizzo IP indesiderato?
Per evitare questo problema il server RFID funziona con il protocollo BOOTP, DHCP compatibile. A differenza del DHCP, questo protocollo si basa su prenotazioni fisse di determinati indirizzi IP per determinati indirizzi MAC, memorizzate in una corrispondente banca dati. Ossia un server DHCP presente in rete non assegna, senza una corrispondente voce dell’indirizzo MAC, alcun indirizzo IP. Poiché alcune implementazioni DHCP (ad es. Win2000 Server) tuttavia con la loro impostazione standard gestiscono allo stesso modo richieste BOOTP e DHCP, consigliamo di disattivare il client BOOTP del server RFID, se l’indirizzo IP deve essere assegnato mediante l’ARP. Per la disattivazione è disponibile la seguente possibilità:
- mediante la gestione basata sul Web alla voce Config -> Device -> Network -> BOOTP disable
Ulteriori informazioni:
Manuale sul server RFID
Come possono essere ripristinate le impostazioni di fabbrica (factory default) del server RFID?
Il metodo standard per ripristinare le impostazioni di fabbrica funziona mediante la gestione basata sul Web. Dopo il log-in, le impostazioni di fabbrica del server RFID possono essere ripristinate mediante Config >> Session Control >> Reset >> Factory Defaults. Con questa operazione l’indirizzo IP viene riportato a 0.0.0.0 permettendo una nuova assegnazione per mezzo del tool WuTility o di una voce ARP statica.Ulteriori informazioni:
Manuale sul server RFID
Dove trovo le versioni correnti del firmware, delle istruzioni, dei tool ecc. del server RFID?
Il modo più rapido è rappresentato dalla ricerca avanzata accessibile sulla nostra homepage. Indicare il numero di articolo del relativo server RFID e nel menu sottostante selezionare la voce desiderata.
Come può essere realizzata una registrazione del traffico di rete?
In tutti i terminali che sono collegati in una rete possono presentarsi problemi di comunicazione per i quali a prima vista non è possibile individuare la causa. In tali casi è utile registrare il traffico di dati di questi apparecchi con un analizzatore di rete. Le indicazioni sulla procedura sono riportate qui.
Come possono essere inventariati i server RFID presenti in rete?
WuTility
Per mezzo del tool gratuito di gestione e inventarizzazione dei server RFID WuTility per Windows. Questo tool trova automaticamente tutti i server RFID presenti nella relativa sottorete così come tutti gli altri apparecchi W&T (incl. quelli senza un indirizzo IP valido) e genera un elenco con le informazioni di base più importanti. Ulteriori funzioni sono rappresentate dall’avvio diretto della gestione basata sul web, dalla prima assegnazione degli indirizzi IP e dagli aggiornamenti dei software.
Ulteriori informazioni:
Manuale sul server RFID
Perché dopo la relativa sostituzione, il server RFID non risponde più al "vecchio" indirizzo IP?
La causa è spesso da cercare nell’utilizzo ravvicinato nel tempo di un indirizzo IP identico per 2 apparecchi con indirizzi MAC diversi. Gli utenti TCP/IP creano una tabella ARP gestita dinamicamente che contiene le assegnazioni di indirizzi da IP a MAC. Se viene messo in funzione un server RFID sostitutivo con lo stesso IP del suo predecessore, prima del ripristino della comunicazione, può essere che la "vecchia" voce ARP debba pertanto essere cancellata nell’ultimo apparecchio di analisi del protocollo IP a monte del server RFID.
Dopo un periodo di tempo senza flusso di dati le voci ARP vengono cancellate automaticamente, così che in un arco di tempo maggiore tra la sostituzione dell’apparecchio e il ripristino della comunicazione non è necessaria la cancellazione manuale. Oltre a ciò al riavvio il server RFID genera speciali pacchetti ARP che servono ad aggiornare la cache ARP dei nuovi stack TCP/IP e degli switch.
Esempio 1: un computer Windows comunica senza l’utilizzo di un router con un server RFID nella stessa sottorete IP. In questo caso è sufficiente cancellare la voce ARP non più valida con il seguente comando: arp -d [indirizzo IP]
Esempio 2: la comunicazione con un server RFID avviene mediante uno/più router. Dopo una sostituzione, la voce ARP dell’ultimo router che si trova a monte del server RFID (gateway) deve essere cancellata. La procedura concreta è riportata nella documentazione del relativo produttore.
Nota: poiché anche gli switch analizzano e memorizzano gli indirizzi MAC degli apparecchi collegati, in caso di sostituzione di un apparecchio, si deve tenere conto anche degli switch.